Domotica è un termine così pieno di sfumature e significati che negli ultimi anni alcuni analisti di marketing hanno suggerito di sostituirlo con altri termini più “precisi” o più adatti a non “spaventare” il potenziale cliente.

Il termine “domotica” è frutto di un neologismo tra il latino domus (casa) e il francese “automatic” (automazione).

Vediamo di fare un po’ di chiarezza su che cosa è la domotica:
La domotica è un sistema digitale integrato di gestione degli impianti in ambito domestico.

Gli elementi che distinguono un sistema di domotica da un normale impianto di automazione sono:

  1. Controllo
  2. Integrazione
  3. Digitalizzazione

Oggetto della domotica è il controllo di tutti gli impianti: elettrico, climatizzazione, automazioni, sicurezza, videosorveglianza, etc..

Gli impianti continuano ad esistere in quanto tali e con le proprie peculiarità, ma la loro gestione è affidata ad un altro “impianto”: la domotica. È importante non confondere la domotica con gli impianti da essa controllati.

Altro elemento necessario perché si parli di domotica è l’integrazione.

Per integrazione si intende che i vari sottosistemi possano scambiarsi tra loro informazioni ed interagire in base a logiche comuni.

In altre parole, siamo in presenza di un sistema domotico se, disinserendo l’allarme, l’antifurto è in grado di “dire” al sotto-sistema luci, di accendere i faretti dell’ingresso, al sottosistema clima, di portare la temperatura al livello comfort, al sottosistema automazioni di alzare le tapparelle, e al sottosistema audio di far partire in sottofondo la nostra musica preferita.

Si verifica cioè questa sequenza di comandi, che coinvolge, integrandoli, più impianti domestici:

ANTIFURTO DISINSERITO > ACCENSIONI LUCI BENTORNATO > CLIMA LIVELLO COMFORT > TUTTE TAPPARELLE SU > AUDIO PLAY CANALE 1 BRANO 1

Come si può notare è proprio l’integrazione la chiave per ottenere quegli effetti “futuristici” che ci si aspetta dall’impianto di domotica.

L’aspetto dell’integrazione è il più importante e problematico della domotica.

Per ottenere questo risultato, produttori di diversi settori sono costretti in qualche modo a cooperare ed ad adottare degli standard comuni per far si che i propri componenti possano interagire con quelli di altri.

Questo significa anche lasciare il cliente libero di stabilire cosa acquistare da noi e cosa dalla concorrenza.

È un boccone duro da mandare giù, soprattutto per i grandi colossi.

L’importanza del concetto di integrazione nell’ambito della realizzazione degli impianti di domotica è sottolineato dal fatto che i tecnici specializzati nella realizzazione di impianti domotici sono definiti all’estero (ma il termine va diffondendosi anche qui da noi) System Integrator.

A tal proposito vorrei sottolineare da subito che la realizzazione di un impianto di domotica deve essere affidata ad una figura professionale nuova e diversa dai singoli impiantisti.

Veniamo all’ultimo aspetto che qualifica un impianto come domotico.

Un impianto di domotica è un impianto digitale. Le informazioni tra i componenti devono essere trasmesse sotto forma di bit. Questa è una condizione necessaria perché gli eventi verificatisi sull’impianto possano essere trattati in modo “intelligente”.

Ciò esclude dal novero degli impianti di domotica “veri”, tutti quei sistemi basati su centraline su cui confluiscono tutti i segnali analogici provenienti dai vari pulsanti, termostati, etc.